Con proiezione del film “Il leone del deserto”
22 febbraio dalle ore 16.00
Officina del Popolo Valerio Evangelisti
Via dell’Artigiano, 11 Bologna
Ormai da tempo vediamo davanti ai nostri occhi l’affermazione del mondo multipolare, con nuove aree e conformazioni geopolitiche che pesano sempre più nella bilancia di fronte alla crisi dell’imperialismo occidentale storico. Proprio per questo, lo scontro interno al capitale e la perdita di terreno dell’imperialismo occidentale storico sta mettendo sul tavolo in maniera sempre più concreta l’opzione della guerra guerreggiata tra potenze.
L’esempio principe di questa situazione lo vediamo da un anno e mezzo nel quadrante mediorientale, con l’occidente che è pronto ad armare Israele e a finanziare un genocidio pur di destabilizzare l’intero quadrante per garantirsi le proprie rendite di profitti. Come belve ferite, le potenze occidentali alimentano la guerra come ultimo strumento per riaffermare un dominio ormai in declino.
È in questo contesto che come organizzazione comunista guardiamo agli esempi passati per costruire l’antimperialismo e l’internazionalismo di oggi, a partire da quelle “storie anomale” di quei popoli che per secoli hanno vissuto sulla loro pelle l’oppressione coloniale e dalla loro relazione con il movimento comunista e antimperialista che per tutto il novecento ha riscattato le sorti del mondo e di tanti popoli oppressi.
Questa storia è oggi importante perché molti di quegli attori sono oggi la stessa controparte che, in forme diverse, si ripresenta contro l’imperialismo storico, oggi di matrice euro-atlantica: Afghanistan, Cuba, Yemen, Vietnam, ecc. In questo quadro, proprio la storia della lotta antimperialista dei popoli arabi si è legata in maniera particolare con la storia comunista e dell’Unione Sovietica.
Con questa prospettiva, una riflessione di questo tipo ci aiuta ancora oggi a comprendere come, anche nella nostra roccaforte imperialista dove ci troviamo ad agire, la liberazione dei popoli oppressi sia stata e sia ancora oggi una chiave di volte necessaria per una prospettiva rivoluzionaria in Occidente per le classi popolari.
Con questo spirito, presenteremo anche il film “IL LEONE DEL DESERTO”, per più di quarant’anni censurato nel nostro paese e disponibile solo da settembre, che mostra la storia delle potenze colonialismo e dei loro crimini e genocidi, in particolare quelli condotti dallo stato italiano e dal fascismo poi in Libia.
Vi aspettiamo all’officina del popolo Valerio Evangelisti in via dell’artigianato 11.
INGRESSO CON TESSERA AICS
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