I comunisti e la resistenza al nazifascismo. Elogio di una storia non ancora finita
- 23 Marzo Via Rasella, orgoglio partigiano!
- 12 Aprile I partigiani sovietici e jugoslavi nella Resistenza italiana
- 15 Aprile “Elogio del comunismo nel Novecento”. Presentazione degli atti del forum della Rete dei Comunisti
- 24 Aprile Il PCI nella Resistenza. Il cuore rosso della liberazione
- 6 Maggio Ancora fischia il vento! Verso il giorno della vittoria… comunista!
- 10 Maggio I comunisti e le comuniste hanno liberato l’Europa: corteo cittadino
Rete dei Comunisti – Cambiare Rotta – OSA
Quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Il 9 maggio del 1945 si concludeva un conflitto che durava da quasi sei anni e di cui il pegno più sostanzioso in termine di vite e di sforzo militare è stato pagato dall’Unione Sovietica.
Oggi, purtroppo, ogni promessa di pace è stata cancellata dall’imperialismo. Nella crisi sistemica, le potenze occidentali non solo hanno moltiplicato le occasioni di escalation e il riarmo, ma hanno portato avanti un’operazione di revisionismo storico continua, per demonizzare quello che per loro era il nemico sconfitto alla fine della Guerra Fredda: ogni ipotesi di costruzione di un’alternativa generale al modello capitalista.
L’Unione Europea è stata all’avanguardia su questo piano, con due risoluzioni che hanno equiparato nazismo e comunismo e hanno affibbiato all’Unione Sovietica la corresponsabilità nello scoppio della guerra mondiale. Sono arrivati addirittura a sovrapporre alla Giornata della Vittoria, festeggiata appunto il 9 maggio, la Giornata dell’Europa, in una battaglia cultura, egemonica, ideologica contro il socialismo.
Invece della sconfitta del nazifascismo, il 9 maggio nella UE si ricorda l’inizio di un progetto imperialista e che oggi, appunto, si sostanzia nel riarmo e nella guerra a oltranza.
Ciò che cercano di demonizzare è la carica emancipatoria che i comunisti hanno portato con sé, non solo attraverso il ribaltamento del fronte orientale da parte dei sovietici, ma anche in quelle esperienze di resistenza e di liberazione nazionale che, un po’ in tutta Europa come in Italia o in Jugoslavia, hanno visto i comunisti protagonisti.
Noi crediamo che il ruolo centrale e dirimente che hanno avuto nella sconfitta del nazifascismo vada rimesso al centro del dibattito pubblico in questa occasione, così come debba essere combattuto il revisionismo dilagante.
L’anniversario di quest’anno coincide in sostanza anche con il lancio dell’Internazionale Antifascista, tenuto a Caracas lo scorso gennaio. È ancora una volta un’esperienza socialista come quella del Venezuela, sviluppata con tutte le sue particolarità storiche, che fa propria e riconsegna vita e attualità all’eredità lasciataci dalla carneficina della Seconda guerra mondiale. Non le false democrazie occidentali.
Per porci sulla scia di questo lavoro anche nel nostro paese, abbiamo deciso di lanciare la campagna “Ancora fischia il vento!”.
Per ribadire il ruolo dei comunisti nella sconfitta del nazifascismo, nell’aver posto fine alla Seconda guerra mondiale e nel combattere la postura bellicista e aggressiva che oggi la UE ha scelto, per dire che la marcia verso un mondo migliore non si è ancora fermata, e continua sulle nostre gambe!
