Venerdì 11 aprile h. 17.30
Via Sant’Andrea 31, Pisa
Parteciperanno:
- Francesco Piccioni, Contropiano, quotidiano comunista online
- Andrea Vento, Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati (GIGA)
- Leonardo Bargigli, Docente di Economia all’Università di Firenze
- Introduce Valter Lorenzi, Rete dei Comunisti
Al termine dell’incontro buffet popolare e apertura della campagna di tesseramento 2025 alla Rete dei Comunisti
Lo scontro tra Trump e Zelensky, per interposta persona con la UE, ha assunto forme inaspettatamente virulente per tutti ed ha fatto emergere la vera questione che nel tempo è stata rimossa nella discussione a sinistra, ma alla fine ha anche mostrato la natura profonda della contraddizione: quella tra interessi imperialistici divaricanti in occidente.
Come interpretare questa improvvisa precipitazione nelle relazioni transatlantiche? Come collocare questa netta discontinuità dentro l’apparente egemonia e dominio mondiale euroatlantico a trazione statunitense che sembrava irreversibile fino al Novembre scorso?
Le interpretazioni mainstream sono molteplici: dalla follia mercantilista di Trump alla influenza della “tech oligarchy” composta dagli uomini più ricchi della terra, dalla subordinazione dei gruppi dominanti dell’UE agli USA, al “riscatto militare” che deve sancire l’emancipazione europea da uno Stato non più amico ma divenuto repentinamente antidemocratico nell’arco di una campagna elettorale.
Insomma la “Fine della Storia” sta ottenebrando le migliori menti occidentali, le quali non riescono e non vogliono risalire alle cause strutturali di questa contraddizione, pure manifestatasi già da molto tempo. Anzi rifiutano proprio di affrontarle limitandosi a “sezionare” epifenomeni a scopo “deviante”.
Anche a sinistra assistiamo al finto pacifismo militarista-europeista alla PD, sino al pacifismo ipocrita dei 5Stelle che al governo avevano votato il finanziamento per le armi all’Ucraina e l’acquisto degli F35, ed oggi cercano di speculare elettoralmente sulle contraddizioni del campo largo.
Scarseggiano anche analisi prodotte dall’uso delle categorie marxiste, o si limitano ad espressioni di singoli intellettuali o militanti. Le strutture politiche si contorcono in elaborazioni sovrastrutturali non andando a fondo della natura della contraddizione ora in atto.
Siamo di fronte ad un nuovo salto di qualità dell’assetto mondiale instauratosi dagli anni ’90. La frammentazione del mercato globale fa riemergere i caratteri regressivi di un modo di produzione che ci sta trascinando di nuovo nella guerra.
Già oggi appare evidente chi pagherà questo conto salato, saranno i lavoratori e le classi subalterne in Italia ed in Europa con l’incremento della spesa militare proposto dalla Von der Leyen di 800 miliardi di euro di debito pubblico a detrimento di quella sociale.
Come comunisti non abbiamo solo il dovere della lotta politica ma anche quello di operare e produrre organizzazione in tutti gli ambiti sociali dove questa crisi si manifesterà in futuro, sedimentando una vera opposizione fuori e contro le mistificazioni di una sinistra contraddittoria ed impotente.
Per discutere di tutto questo la Rete dei Comunisti sta organizzando confronti pubblici in tutto il paese sulla nuova fase storica apertasi da tempo, che trova nell’Amministrazione statunitense una miccia che sta facendo esplodere contraddizioni accumulatesi da oltre un ventennio.
Iniziativa promossa dalla Rete dei Comunisti
Sede di Pisa Via Sant’Andrea 31
Per contatti:
retedeicomunisipisa@gmail.com, 3483474691
