VENERDÌ 11 APRILE, ORE 18:30
PRESSO L’OFFICINA DEL POPOLO “VALERIO EVANGELISTI” (via dell’artigiano 11)
Gli atti verranno presentati a Bologna in discussione con:
- Giacomo Marchetti (Rete dei Comunisti)
- Gianmaria Brunazzi (Ricercatore in Storia Economica)
- Carlo Formenti (Saggista e Analista Politico-Sociale)
Introduce e coordina:
- Eugenia Tarini (Rete dei Comunisti)
INGRESSO CON TESSERA AICS
Quello del socialismo e del movimento comunista internazionale del Novecento è stato un fallimento o solo una sconfitta? Alla luce della regressione complessiva e della guerra che il modo di produzione capitalista sta rovesciando nuovamente sull’umanità, le istanze di emancipazione e civilizzazione rappresentate dalle esperienze socialiste dello scorso secolo possono tornare a rappresentare un antidoto e un’alternativa?
Per discutere di questo lo scorso ottobre a Roma la Rete dei Comunisti ha organizzato il forum “Elogio del comunismo del Novecento” organizzato in 4 diverse sessioni di lavoro a cui hanno contribuito una trentina di relatori.
Le sessioni hanno proposto una serie di questioni che hanno fatto parte del dibattito e dello scontro nel movimento comunista del ‘900, alla luce dell’attuale fase di crisi del Modo di Produzione Capitalista, intitolate:
- Prima della Seconda Guerra Mondiale: l’assalto al cielo
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nuove rivoluzioni, conquiste operaie e movimenti di liberazione dei paesi in via di sviluppo
- La regressione del movimento comunista e la controffensiva capitalista
- Riemergono le contraddizioni accumulate dalla supremazia del capitalismo
Questo dibattito non è un tentativo di tenere in vita un identitarismo comunista fine a sé stesso, ma rappresenta, a nostro avviso, una riflessione sulle potenzialità e sui risultati del movimento comunista nel e del Novecento. Una riflessione che oggi assume una rinnovata funzione politica e ideologica, indispensabile per ridefinire una prospettiva comunista all’altezza delle trasformazioni epocali che stanno sconvolgendo il mondo in cui viviamo.
