Appello per una mobilitazione a Pisa
Rete dei Comunisti, Pisa – Cambiare Rotta, Organizzazione Giovanile Comunista, Pisa
La Rete dei Comunisti e Cambiare Rotta, in prossimità del 31 marzo, fanno appello alla mobilitazione di tutte le forze solidali con la causa palestinese, per denunciare il regime di apartheid imposto dall’occupazione israeliana e di vicinanza attiva verso il popolo palestinese e la sua Resistenza, ben coscienti del ruolo giocato dall’Unione Europea e dai governi italiani nel sostenere e perpetuare il sistema di segregazione e di pulizia etnica sionista in terra di Palestina.
I continui attacchi militari contro la popolazione, le violenze poliziesche, le angherie dell’esercito israeliano ai danni della popolazione di Gaza e della Cisgiordania sono legittimati dal rafforzamento degli accordi economici e militari tra Israele e i governi occidentali. Con il nuovo governo di estrema destra di Netanyahu, il doppio binario di dura repressione e di cooperazione con l’occidente assume caratteri sempre più inquietanti: le misure restrittive sulla detenzione amministrativa, contro la quale sono recentemente entrati in sciopero della fame più di 2000 prigionieri palestinesi, aumentano la durezza di un istituto ritenuto illegale dal diritto internazionale. La recente visita del leader sionista in Italia e in Francia, alla ricerca di nuovi sodalizi economici e militari, confermano questa oscena connivenza .
Intensificare il supporto alla resistenza palestinese è una necessità ed un dovere non derogabile, tanto più di fronte ad una sedicente “sinistra”, nazionale ed europea, postasi in prima linea nelle politiche di sostegno ad un regime segregazionista denunciato anche in un recente dossier di Amnesty International.
La funzione strategica di Israele come avamposto per l’espansione dell’influenza euro-atlantica in Medio Oriente è oramai un caposaldo della politica estera europea, coinvolgendo le nostre università, i centri di ricerca pubblici e le fabbriche di armi italiane, oltre alle profonde penetrazioni economiche di tipo “classico”.
Il governo italiano nell’ultimo anno ha aumentato del 15% le esportazioni verso Israele e del 45% le importazioni, mentre Leonardo spa, azienda di armamenti a partecipazione statale, mira a costruire rapporti strutturali attraverso l’accordo con Ramot, il technology transfer office dell’università di Tel Aviv, con progetti di ricerca come il cyber, il quantum, i materiali avanzati, i sistemi di guida autonoma, e paventa l’apertura di un “Leonardo Lab” in Israele.
A Pisa denunciamo da tempo l’appoggio che l’Università e la Scuola Sant’Anna offrono a Israele, stringendo accordi per lo sviluppo di programmi di ricerca e collaborazioni come gli “erasmus” con la Hebrew University e la Bar- Ilan, coinvolte nella legittimazione materiale ed ideologica di quel regime sanguinario.
Ciò che dobbiamo fare nelle nostre cittadelle imperialiste non può limitarsi ad una solidarietà generica, ma deve darsi l’obiettivo di tagliare i molteplici fili neri che legano il blocco euro-atlantico a Israele, agendo sia sul fronte della sensibilizzazione e della denuncia, sia su quello del contrasto alle politiche di sostegno ideologico, materiale e tecnologico all’occupazione israeliana.
Per tutto questo venerdì 31 marzo chiamiamo le forze politiche, sociali, sindacali, studentesche e i singoli solidali con la causa palestinese alla mobilitazione cittadina al fianco del popolo palestinese.
Per contatti: rdcpisa@gmail.com 3384014989 – 3317600480