in Contropiano Anno 2 n° 3 – 21 aprile 1994
Alla Confederazione Sindicale Sarda, nell’elezione delle RSU, va oltre il 30% dei voti tra gli operai dell’Alumix di Portovesme.
L’Alumix di Portovesme (CA) è una delle realtà operaie maggiori di tutta la Sardegna. I 1.030 addetti di questa industria metalmeccanica, da tempo alle prese con la ristrutturazione che caratterizza l’area industriale del Sulcis-Iglesiente e il settore delle Partecipazioni Statali, hanno ultimamente partecipato alle elezioni dei delegati e della RSU aziendale. Come è noto, le confederazioni sindacali CGIL-CISL-UIL, anticipando il sistema maggioritario, hanno destinato a sé il 33% dei delegati lasciando il restante 67% al sistema elettorale tradizionale.
La CSS (Confederazione Sindicale Sarda), costituitasi nel 1985, che aderisce alla CUB (Confederazione Unitaria di Base) e molto conosciuta soprattutto tra gli operai e i minatori della zona, ha partecipato a queste elezioni nonostante l’evidente handicap posto dal sistema maggioritario suddetto. La preoccupazione del sindacato confederale deve essere stata tanta se arriva addirittura a titolare sul proprio settimanale “Rassegna Sindacale” (n°14 del 18/4/’94): “La CSS non sfonda”.
Erano in palio 18 delegati, hanno votato l’82% degli addetti e la CSS ha ottenuto il 30% dei voti, confermando così il suo radicamento in questo settore, ottenendo così un maggiore stimolo per quanto riguarda il proseguimento delle lotte per la difesa dell’occupazione nella zona.
Per quanto riguarda la preoccupazione del sindacato confederale, che è quella di perdere il suo potere di controllo sui lavoratori, crediamo debba essere rivolta verso argomenti e cause più nobili e più vicine agli interessi dei lavoratori stessi.
Su questi temi, crediamo che la conferma della CSS come espressione concreta degli operai dell’Alumix sia di buon auspicio e rafforzi il percorso autonomo dei lavoratori verso una forte organizzazione sindacale di classe.