Verso il 25 aprile: l’antifascismo è antisionismo!
Rete dei Comunisti
21 APRILE, ORE 13:30, VIA FERRARESE ALLA FESTA DI STRADA PARTIGIANA “OLTRE IL PONTE”
Il ciclo di lotte iniziato con la lotta di liberazione dal nazi-fascismo nel nostro paese e conclusosi con la battaglia contro la rappresaglia nei confronti dei militanti e delle militanti, politico e sindacali, a metà degli Anni Cinquanta ha visto uno spiccato protagonismo femminile a Bologna ed in tutta l’Emilia-Romagna.
Questo era stato preparato dall’attività clandestina del Partito Comunista d’Italia sotto il regime, ed aveva solide radici nelle lotte del bracciantato agricolo che erano state le punte del movimento operaio e socialista nel Biennio Rosso e che furono duramente represse dal fascismo agrario.
Dall’attività combattente durante la guerra partigiana alle funzioni “ausiliarie” nella lotta di librazione, dall’impulso organizzativo nelle mobilitazioni contro l’occupante nazista ed il regime collaborazionista mussoliniano all’elaborazione politica rispetto alle garanzie politico-sociali di cui avrebbero dovuto godere le donne nel dopoguerra, il protagonismo femminile promosso dai Gruppi di Difesa della Donna è un fatto rilevante e strategico in questo snodo storico che marca una rottura con tutta la storia precedente del Paese, e non solo con il ventennio fascista.
Ma la liberazione del nazi-fascismo che portò dei risultati tangibili per l’emancipazione femminile, non fu che la base di partenza per una nuova stagione di lotte, specie dopo la “rottura” del fronte anti-fascista da parte democristiana.
Dopo la Liberazione infatti, sotto altre forme e differenti involucri organizzativi, questo percorso continuerà nelle campagne, nelle fabbriche, nei quartieri e nelle piazze, nelle dure battaglie che le classi subalterne condurranno non solo per il miglioramento delle proprie condizioni, ma su questioni politiche generali come l’involuzione autoritaria del nostro paese a guida democristiana e le tentazioni belliciste occidentali: contro la NATO e la Comunità Europea di Difesa, e l’aggressione nord-americana alla Corea.
Le donne, saranno sempre in prima fila.
Sono lotte che hanno incontrato una durissima repressione da parte statale e padronale, ed in cui le donne – come la mondina Maria Margotti – hanno talvolta pagato con la vita il proprio impegno, esattamente come le partigiane trucidate dai nazi-fascisti.
Basti ricordare che la semplice distribuzione di una mimosa l’8 marzo costava talvolta settimane, se non mesi, di carcere!
Come Rete dei Comunisti, nel giorno della Liberazione di Bologna, all’interno della festa di quartiere “Oltre il Ponte” vogliamo rendere omaggio ed attualizzare questa ondata di protagonismo femminile nata dalla culla del movimento operaio e comunista della nostra città e della nostra regione.
In preparazione del corteo del 25 aprile vogliamo connetterla alle lotte che in Italia e nel mondo – in particolare in Palestina – si stanno combattendo contro un nemico non meno mostruoso di quello nazi-fascista: consci e conscie che oggi non si può essere veramente antifascisti senza essere antisionisti