“Una Storia anomala. Secondo volume”
La restaurazione capitalistica: dagli anni ‘80 ai ’90. Dal pentapartito al centrosinistra.
UNA CRONOLOGIA INDISPENSABILE
1980
10 SETTEMBRE – La Fiat annuncia 14469 licenziamenti. Le trattative tra organizzazioni sindacali e Fiat sono interrotte. Inizia lo sciopero ad oltranza.
29 SETTEMBRE – La Fiat sospende i licenziamenti ed annuncia la Cassa integrazione a zero ore per 23.000 lavoratori. Lo sciopero generale previsto per il 2 ottobre viene sospeso.
14 OTTOBRE – A Torino sfilano in migliaia i colletti bianchi per sostenere le posizioni della Fiat contro quelle operaie. Dopo 35 giorni di agitazione i Sindacati firmano un accordo che prevede la Cassa integrazione per 36 mesi, con trasferimento ad altre aziende dei lavoratori in esubero. Entra definitivamente in crisi la rappresentatività dei Sindacati Confederali.
1982
1° GIUGNO – La Confindustria denuncia l’accordo del 1975 sulla scala mobile. Scioperi spontanei in tutto il paese.
25 GIUGNO – Lo sciopero proclamato dai Confederali organizza un’imponente manifestazione a Roma.
28 GIUGNO – L’Intersind (Associazione delle imprese pubbliche) denuncia l’accordo sulla scala mobile.
1983
22 GENNAIO – CGIL-CISL-UIL e Confindustria (durante il Governo Fanfani) sottoscrivono un protocollo di intesa per decurtare il 15% del valore del punto unico di contingenza e bloccare la contrattazione aziendale per 18 mesi.
1984
14 FEBBRAIO – Il Governo Craxi taglia, con decreto legge, 3 dei 12 punti di contingenza previsti per il 1984 e con altro decreto, in accordo con CGIL-CISL-UIL, istituisce i contratti di solidarietà.
FINE MARZO – Manifestazione a Roma di migliaia di lavoratori autoconvocati (rincorsi alla fine dalla componente comunista della CGIL) contro i tagli della scala mobile.
1985
10 GIUGNO – Sconfitta del referendum abrogativo del decreto sulla scala mobile: la Borsa vola e la Confindustria, ad urne ancora chiuse, ha già disdetto unilateralmente l’accordo sulla scala mobile.
1986
8 MAGGIO – OO.SS. e Confindustria firmano l’accordo per definire i decimali dei punti di contingenza e i contratti di formazione lavoro.
18 LUGLIO – Codice di autoregolamentazione degli scioperi nei settori Trasporti: d’accordo tutte le organizzazioni sindacali, autonome e confederali insieme al Governo Craxi.
24 LUGLIO – Analogo accordo per altri settori del pubblico impiego.
6 NOVEMBRE – La Fiat acquista a prezzi stracciati da Romano Prodi, presidente dell’IRI, l’Alfa Romeo per 1.050 miliardi da pagare, senza interessi, a partire dal 1993. Di fatto un grosso regalo per Agnelli tanto che si aprirà un’inchiesta in sede comunitaria, mai conclusa, sui vantaggi assicurati alla Fiat a discapito di altri concorrenti.
1987
23 MAGGIO – Dopo mesi di dura contestazione degli insegnati Cobas, 40.000 docenti sfilano a Roma.
27 MAGGIO – La Fiat presenta il bilancio 1986 con utile record di 2.360 miliardi di lire.
28 NOVEMBRE – I Cobas dei Macchinisti bloccano le Ferrovie italiane. Il Ministro dei trasporti Mannino si rifiuta di trattare con loro.
1988
1 FEBBRAIO -I disoccupati in Italia raggiungono quota 2.930.000 unità, pari al 12% del totale della forza lavoro (nel 1987 erano il 6%).
26 MARZO – 20.000 donne sfilano a Roma per chiedere il riconoscimento delle pari opportunità sui luoghi di lavoro e nella vita associata, per ottenere finalmente l’approvazione della Legge contro la violenza sessuale.
13 OTTOBRE – Riforma dei regolamenti parlamentari. Viene così eliminato il voto segreto.
1989
3 GENNAIO – Si annuncia la chiusura dell’Italsider di Bagnoli (Napoli). Nel corso dell’estate sarà raggiunto un accordo con i Confederali per la progressiva riduzione degli organici. All’Alfa-Lancia, Pci e OO.SS. denunciano pressioni della Fiat contro le attività sindacali e i delegati.
29 LUGLIO – Sotto il Governo Andreotti VI, Confindustria e Sindacati si accordano sui meccanismi di regolazione della scala mobile per premiare la professionalità. Si pone fine al punto unico di Contingenza, così chi più guadagna più sarà salvaguardato rispetto all’aumento del costo della vita.
1990
Alla fine degli anni ‘70 il meccanismo di agganciamento automatico delle retribuzioni al costo della vita copriva in media l’80% dell’inflazione, ora la copertura è scesa circa al 45%.
7 GIUGNO – Legge per la regolamentazione degli scioperi pubblici (sanità, trasporti, energia, giustizia, banche, protezione civile) e sarà estesa a tutto il pubblico impiego.
1991
Riforma del mercato del lavoro (Legge 223/91). Agli imprenditori è consentita maggiore flessibilità in entrata ed uscita dei lavoratori e ai sindacati viene riconosciuto il diritto di parola sulle ristrutturazioni.
1992
31 LUGLIO – Accordo tra OO.SS. e Governo Amato sul «costo del lavoro»: abolita la scala mobile e l’indennità di contingenza. Dal 1989 al 1993 gli occupati nell’industria sono diminuiti del 2%; quelli della grande industria, in particolare, del 15%.
1993
23 LUGLIO – Accordo tra OO.SS., Confindustria e Governo Ciampi sulla struttura dei contratti e sulla politica dei redditi: in nome di una «politica per l’occupazione» si sanciscono flessibilità, patti d’area, lavoro interinale.
1994
Governo Berlusconi da marzo e governo Dini a fine anno.
1995
11 GIUGNO – Si tiene il referendum promosso dalla sinistra sindacale della CGIL e da Fausto Bertinotti sull’articolo 19 dello Statuto dei Lavoratori del 1970. L’esito del referendum di fatto impedisce nei posti di lavoro la “maggiore rappresentatività” e i diritti sindacali per le organizzazioni di base e per quelle che non sono firmatarie di contratto nazionale.
18 AGOSTO – La Gazzetta Ufficiale pubblica la “legge di riforma Dini” del sistema previdenziale:
- chi ha lavorato per meno di 18 anni passa al sistema contributivo che comporta un abbattimento delle pensioni di circa il 20%;
- nel 2007 si arriverà all’eliminazione delle pensioni di anzianità;
- ai lavoratori più anziani si taglia progressivamente la possibilità di accedere alla pensione di anzianità, ma si lascia in vigore il più conveniente sistema di calcolo retributivo.
1996/97
Il Governo Prodi, con le leggi 608/96 e 196/97, introduce i lavori socialmente utili e i lavori di pubblica utilità rivolti a cassaintegrati e giovani: forza lavoro a basso costo per tappare i buchi in organico anche della pubblica amministrazione.
1997
14 NOVEMBRE – Decreto legislativo n. 396 noto come decreto Bassanini sulla rappresentanza sindacale: “possono partecipare alla trattativa nazionale o costituire rappresentanze sindacali aziendali e avvalersi dei diritti sindacali solo quelle organizzazioni che rappresentino il 5% dell’intero comparto”.
DICEMBRE -Finanziaria Prodi per il 1998, manovra di circa 120mila miliardi di lire per entrare in Europa:
- tagli alle spese sociali e alla scuola;
- blocco di 70mila domande di pensione e aumento dell’età pensionabile;
- l’aliquota minima IRPEF viene aumentata dal 10 al 19% e l’aliquota massima scende dal 51 al 46%.
LEGGE 196/97: varato il Pacchetto Treu con le «norme in materia di promozione dell’occupazione»:
- via libera al lavoro interinale;
- via libera alle agenzie di collocamento private
DECRETO LEGISLATIVO 23/12/97:
- le regioni costituiranno agenzie per l’impiego e le province i centri per l’impiego;
- non oltre l’11 novembre 1999 saranno soppresse tutte le strutture e gli uffici periferici del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale;
- l’attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro può essere svolta da imprese, cooperative, enti non commerciali, ecc. Dal 1987 al 1997 sono stati elargiti alle imprese 450mila miliardi.
1998
Patto di Natale. Con il Governo D’Alema si rafforza la concertazione e si introduce maggiore flessibilità in materia di contrattazione aziendale e compressione salariale. Con la Finanziaria per il 1999 si daranno ancora 12.000 miliardi alle imprese.
1999
A giugno 2000 la Banca d’Italia dice che è proseguito il calo della qualità delle retribuzioni al netto dei contributi sociali: dal 42% nel‘90 al 39% nel 99.
2000
FEBBRAIO – Il Governo D’Alema vara la legge che cambia il TFR: dal 2001 ogni lavoratore potrà dirottare la liquidazione sui fondi previdenziali chiusi o aperti. Sempre a febbraio, il Consiglio dei Ministri approva un decreto legislativo sul collocamento: chi rifiuta un qualsiasi lavoro nel raggio di 100 km «perderà l’anzianità dello stato di disoccupazione e decadrà dai trattamenti previdenziali di cui eventualmente gode» (da Il sole 24 ore del 25/02/2000).