Capitolo V del quaderno “Il comunismo e il mondo arabo”
Il 1920 fu un anno cruciale per il dibattito sull’organizzazione del movimento comunista nei paesi non capitalisti e coloniali.
Due eventi maggiori pesarono sulle scelte del Comintern e della Russia bolscevica, ancora occupata sul fronte della guerra contro l’armata bianca. Da una parte, il 28 aprile del 1920 era stata dichiarata la Repubblica Socialista Sovietica dell’Azerbaigian dopo l’invasione dell’Armata Rossa, e dall’altra l’immediato dopoguerra registrava la sconfitta dei movimenti politici sviluppatisi in Europa.
Tra il 18 luglio e il 7 agosto si tenne il Secondo Congresso del Comintern, durante il quale la questione dell’organizzazione del movimento comunista nei paesi non capitalisti fu messa all’ordine del giorno per la prima volta da Lenin e Zinoviev.
In questa esplicitarono – in maniera programmatica – l’idea della possibilità di bypassare la fase capitalista di sviluppo per permettere ai paesi coloniali non industrializzati di accedere a un processo rivoluzionario. È in seno a questo effervescente dibattito che venne redatta una risoluzione che chiamava alla creazione di partiti comunisti in tutto il mondo musulmano.
CREDITS
Immagine in evidenza: Zinoviev e Radek al Congresso per la liberazione dei popoli dell’Oriente
Autore sconosciuto, 1920
Licenza: Pubblico dominio
Immagine originale ridimensionata e ritagliata