“Per l’amicizia e la solidarietà tra i popoli”
Gennaro Mallozzi – Rete Dei Comunisti
Ospitiamo stasera qui, al Civico 7 Liberato a Napoli, i compagni e gli amici del Consolato Bolivariano di Napoli per questo incontro di preparazione verso il IX° Incontro Italiano di Solidarietà con la rivoluzione Bolivariana.
La nostra organizzazione, la Rete dei Comunisti, come è noto, è da sempre, al fianco del popolo venezuelano, della sua lotta per l’emancipazione, per il riscatto e la propria autodeterminazione. Un tassello importante dell’intera nostra attività internazionale ed internazionalista.
L’esempio del Venezuela e la figura umana, teorica e politica del comandante Hugo Chavez sono da vari decenni un esempio concreto per tutti i popoli dell’America Latina e del mondo intero nella lotta contro l’imperialismo, il fascismo, l’oppressione coloniale e l’insieme delle modalità delle forme di sfruttamento capitalistico in questo continente.
Ricordiamo, con grande emozione e consapevolezza, le giornate dell’11, 12 e 13 aprile 2002 quando l’intero popolo venezuelano scese in piazza bloccando il paese, con l’obiettivo di ripristinare il mandato popolare che aveva assegnato al Comandante Chavez la vittoria elettorale e la formazione del governo.
In quei giorni le forze della reazione interna, il grande padronato, i latifondisti e i servi degli Stati Uniti e dell’Unione Europea misero in atto una autentico golpe militare che puntava a cancellare il risultato elettorale e l’affermazione della Rivoluzione Bolivariana.
Questo tentativo fallì miseramente e i golpisti furono costretti a retrocedere. Da quelle giornate il Venezuela, prima con alla testa il comandante Chavez ed ora con il Presidente Maduro, si è sempre dovuto difendere dai variegati tentativi di manomissione diplomatica, finanziaria, economica e militare che le forze dell’imperialismo che volevano e vogliono ancora stroncare questo paese per imporre un governo ed una classe dirigente asservita agli interessi occidentali. Come sapete alcuni di noi siamo stati in Venezuela in qualità di osservatori internazionali e abbiamo potuto verificarlo direttamente.
Anche nel Luglio scorso, dopo l’ultima tornata elettorale, la reazione internazionale ha montato di tutto per negare il palese risultato elettorale e la vittoria del Presidente Maduro. Ancora oggi sui giornali/spazzatura del cosiddetto democratico Occidente leggiamo, quasi quotidianamente, di dittatura comunista in Venezuela, di potere totalitario ed altre farneticazioni tipiche della grande disinformazione che attacca le coscienze e la verità.
Di fronte a questa situazione come comunisti che operano in un paese e in area continentale imperialistica abbiamo il compito politico di sostenere il processo Bolivariano in Venezuela, di appoggiare le ragioni delle organizzazioni politiche di classe e popolari che agiscono in America Latina rafforzando la comune lotta contro l’imperialismo e le varie forme di neo/colonialismo.
La nostra denuncia è rivolta, prima di tutto, contro il nostro governo (a dire la verità non solo il governo della Meloni ma anche i governi di centro/sinistra hanno sempre boicottato i legittimi esecutivi del Venezuela) ma anche contro l’Unione Europea che, costantemente, nel corso dei decenni, si è sempre adeguata all’impostazione aggressiva e militarista degli Stati Uniti.
Inoltre, unitamente, stiamo lavorando assieme ad altre organizzazioni, comitati e movimenti di solidarietà internazionalista a costruire anche in Italia il Capitolo dell’Internazionale Antifascista ed Anticolonialista per strutturare un lavoro culturale, di orientamento e di mobilitazione sui temi politici emersi nello scorso Settembre, nell’incontro di Caracas, dove i compagni venezuelani hanno avanzato questo progetto internazionale.
Invece per gli aggiornamenti dal Venezuela in questi giorni si è tenuta una nuova edizione di “Con Maduro+”, il programma N.º 75, su cui Maduro ha detto: per iniziare questo aprile di storia, eroismo e ricordi permanenti sulla primavera che il Venezuela ha vissuto e vive. Oggi, la Patria è forgiata e ha la sua strada.
Andiamo verso il nuovo, il diverso e il meglio, cercando di correggere tutto ciò che deve essere rettificato, sia nello stato che in ogni governo. È tempo di ascoltare il popolo, al fine di governare e articolarci obbedendo al popolo.
Siamo sul campo a parlare, mentre creiamo consapevolezza, organizziamo e promuoviamo i cambiamenti e le trasformazioni di cui il paese ha bisogno.
Martedì 8 Aprile, Maduro ha firmato il Decreto di Emergenza Economica, nel quadro della Costituzione, per proteggere e difendere l’economia del Venezuela. Il decreto di emergenza economica mira a proteggere le persone e a garantire la stabilità economica della nazione di fronte alle circostanze avverse in tutto il mondo (SANZIONI, FASCISMO, CAPITALISMO, DAZI).
Si sta portando avanti un piano strategico per lo sviluppo tecnologico, è stato attivato il Motore ‘Telecomunicazioni e Nuove Tecnologie’, che integra 340 aziende in pieno sviluppo con capitale nazionale e internazionale.
L’Expoferia “Ragazze e ragazzi produttori 2025” che attraverserà il paese. Motivare la Generazione dei giovani a seminare l’amore a favore dello sviluppo integrale del paese. In questo modo saranno garantiti 100 anni di libertà.
Riaffermare l’identità culturale del Venezuela attraverso la rivendicazione e lo sviluppo del Quattro, come strumento musicale del Venezuela, che guadagna notorietà con la creazione dell’Orchestra Nazionale “Cam-bur Pin-tón”.
Questo in breve il Programma “ CON MADURO +”.
In contemporanea il 9 Aprile In Honduras a Tegucigalpa c’è stata la riunione della CELAC e in rappresentanza del presidente Nicolás Maduro, Yvan Gil Pinto il Ministro del POTERE POPOLARE PER LE RELAZIONI ESTERE della República Bolivariana del Venezuela, ha partecipato alla riunione ministeriale della CELAC (La Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi). Il quale ha dichiarato: “Nel corso di questo incontro abbiamo ascoltato gli interventi dei capi di Stato e dei rappresentanti di 33 Paesi su questioni cruciali che interessano la nostra regione, sottolineando l’urgente necessità di rafforzare l’unità di fronte alla guerra tariffaria imposta dagli Stati Uniti”.
Durante la riunione ministeriale, il Ministro Venezuelano ha parlato ampiamente della geopolitica regionale e internazionale e del futuro della CELAC.
A nome del presidente Nicolás Maduro, ha sostenuto il rafforzamento dei legami tra i popoli della CELAC e il consolidamento di una posizione unitaria di fronte alla minaccia globale del fascismo, della guerra commerciale e delle sanzioni economiche unilaterali. “Questo incontro deve ispirare a trovare la forza e il coraggio necessari per dialogare e affrontare le sfide più urgenti di oggi, oltre a raggiungere un semplice consenso su questioni che non generano polemiche e che fanno già parte dei principi fondanti della CELAC. Abbracciamo la nostra diversità e riaffermiamo il nostro impegno per l’istituzionalizzazione dell’integrazione regionale”, queste le parole del Ministro Yvan Gil Pinto.
Il Venezuela ha ribadito il suo fermo impegno nei confronti dell’integrazione e della cooperazione regionale, nonché della protezione dei popoli dalle imposizioni arbitrarie e dannose del governo degli Stati Uniti.
Il Venezuela chiede insomma, di stabilire una posizione onesta, coraggiosa, solida e unificata di fronte alle minacce che colpiscono i popoli e le nazioni della Nostra America, indipendentemente dal loro segno ideologico. Insomma una Repubblica Bolivariana attiva e promotrice su più fronti nel portare avanti quel processo Rivoluzionario e di Pace, nonostante l’ingerenza yankee (IENKI).
L’ALBA-TCP (Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America) ha accompagnato il IX Vertice della CELAC e sostiene “l’impegno per la pace, il dialogo e l’unità latinoamericana e caraibica”.
Nella parte finale del comunicato l’ALBA dichiara:
“Di fronte a questo scenario, i paesi membri dell’Alleanza Bolivariana riaffermano anche la loro completa e rafforzata adesione al Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace, oggi rivestita di validità e pertinenza rivitalizzate, con la certezza che la CELAC deve essere consolidata, con altezza diplomatica e leadership collettiva, non solo come meccanismo per eccellenza di concertazione politica, per far prevalere la difesa della pace, della sicurezza e della vita dei popoli della regione; ma anche come avanguardia di un processo di unione che richiede di risignificazione nella transizione civilizzazione, come alternativa di Futuro”.
“La grandezza di un popolo non si misura dall’estensione del suo territorio, ma per la dignità e l’onore dei loro figli”.
Il 27 Aprile ci saranno in Venezuela le elezioni Parlamentari e Regionali che seguiremo come sempre con molta attenzione.
Infine riteniamo che anche a Napoli, in un rapporto di amicizia e di collaborazione con il Consolato della Repubblica del Venezuela, occorre superare l’episodicità delle occasioni di incontro e impegnarci per diffondere ed amplificare i contenuti della Rivoluzione Bolivariana. Come Rete dei Comunisti siamo disponibili a questo tipo di impegno e di azione collettiva.
Napoli 11 aprile 2025 Civico 7 liberato