I comunisti e le comuniste hanno liberato l’Europa
10 maggio alle 14.00 in Piazza dei Mercanti presso la lapide commemorativa per i caduti della Resistenza per ribadire e difendere il ruolo dei comunisti nella vittoria sul nazifascismo, con le bandiere del movimento comunista di ieri e di oggi.
Nel 2019 e nel 2025 due risoluzioni approvate dal Parlamento europeo hanno messo sullo stesso piano la storia e simboli del comunismo con quelli del nazifascismo. Tuttavia, la storia è andata diversamente.
La capitolazione della Germania di Hitler è dovuta in gran parte alla resistenza e all’offensiva dell’Armata Rossa sul fronte orientale e alle radicate resistenze sul fronte interno dell’occupazione nazista, che insieme hanno portato alla resa incondizionata del nazifascismo, annunciata al mondo la mattina del 9 maggio.
Il sacrificio dei comunisti e comuniste in tutta Europa, dalla Resistenza partigiana nel nostro Paese – che ha ricevuto il contributo dalle classi lavoratrici con i grandi scioperi del 1943-1944, anche nel territorio milanese – all’Esercito di liberazione popolare della Jugoslavia, è l’esempio più concreto del ruolo svolto dai Partiti e dalle Organizzazioni comuniste per la liberazione del continente dall’occupazione nazifascista e per aver messo la parola fine al più grande conflitto bellico nella storia dell’umanità.
È contro questa verità che va inquadrata l’offensiva ideologica dell’Unione Europea, alle prese con la crisi di egemonia e la mai sopita aggressività militare dell’imperialismo occidentale e della Nato. Invece della sconfitta del nazifascismo, il 9 maggio nella UE si ricorda l’inizio di un progetto imperialista che oggi si sostanzia nel riarmo e nella guerra a oltranza, con il “Rearm Europe”, il piano di 800 miliardi della Von der Leyen, e la volontà di continuare la guerra in Ucraina. I costi della conseguente economia di guerra ricadono, come sempre, sulle spalle di lavoratori, giovani e studenti. Scuole e università, che pagano già pesantemente i tagli alla spesa pubblica, risultano inoltre coinvolte in questo delirio bellicista in quanto si vuole renderle ingranaggi attivi nelle dinamiche produttive e competitive: lo testimoniano i percorsi di PCTO in aziende belliche o in basi militari nelle scuole e, nelle università, una crescita della complicità con il comparto militare-industriale, oltre che una martellante propaganda fatta sulle giovani generazioni.
I tentativi di revisionismo storico, sul giorno della Vittoria così come sulle foibe, necessitano di una risposta da parte di tutte e tutti i comunisti che sappia rilanciare il portato storico della propria azione.
Il 9 maggio allora i comunisti e le comuniste non festeggiano la Giornata dell’Europa, istituita non a caso dall’Ue nel 1985 per rispondere alla forza evocativa di quella nostra giornata, ma la Giornata della Vittoria sul nazifascismo che ha posto fine alla guerra mondiale, oggi di nuovo alimentata dalla postura internazionale dell’Ue e dei governi dei suoi membri.
Sappiamo che quella vittoria non è stata definitiva, come reso evidente dall’avanzare di progetti reazionari e fascisti nel mondo che si propongono il rovesciamento di quelle esperienze socialiste o ad esso orientate che i popoli vanno costruendo, rompendo il dominio dell’imperialismo. È quindi importante rimarcare l’attualità della lotta al fascismo, al colonialismo e all’imperialismo in una prospettiva internazionalista e di solidarietà verso i popoli, dall’America Latina, all’Africa fino alla Palestina che resiste a un infame genocidio perpetrato dall’entità sionista.
Su queste considerazioni, lavoriamo alla costruzione insieme alle forze comuniste di un momento di manifestazione cittadino per sabato 10 maggio che riaffermi il ruolo dei comunisti e delle comuniste nella liberazione dell’Europa dal nazifascismo e dalla guerra, e in cui scenderemo in piazza con le bandiere del movimento comunista di ieri e di oggi.
Promotori (in aggiornamento):
Rete dei Comunisti, Brigata Garibaldi Immortale, Prospettiva Unitaria – Lombardia (Movimento per la Rinascita Comunista, Patria Socialista, Resistenza Popolare), Cambiare Rotta (Organizzazione giovanile comunista), Opposizione Studentesca d’Alternativa, Potere al Popolo, Spazio Ribelle, PCI Federazione di Milano
