Anche per questo 2020 la Rete dei Comunisti promuove il tesseramento per i militanti e gli attivisti con l’obiettivo di aumentare la capacità strategica del nostro progetto e dare un contributo al rinnovamento della funzione dei comunisti nei tornanti della presente crisi capitalistica.
La scelta fatta nel 2011 di iniziare a fare il tesseramento per la RdC è stata in discontinuità con quella fatta nell’atto di fondazione della RdC nel 1998 in cui fu decisa la sola adesione militante all’organizzazione senza alcuna formalità. Il passaggio della “formalizzazione” è stato prodotto dalla percezione che si andava verso un cambiamento generale in seguito alla crisi finanziaria del 2007 ed alla crisi politica della sinistra nostrana con le elezioni del 2008; quei due momenti strategici e politici stanno alla base di quelle contraddizioni che oggi si stanno imponendo in modo dirompente politicizzandosi sia a livello nazionale che internazionale essendo esauriti i margini di mediazione da parte delle classi dominanti.
La scelta di promuovere il tesseramento non mette affatto in discussione il carattere militante della RdC in quanto oggi non ci sono a nostro modo di vedere gli spazi per un “partito comunista di massa” come nel passato, come ha ampiamente dimostrato anche la parabola del PRC, e dunque va costruito uno spazio strutturato e visibile in cui l’identità in divenire dei comunisti e la sedimentazione delle forze siano le “basi” strategiche in stretta relazione reciproca su cui ricostruire.
Oggi viviamo nel nostro paese una condizione inedita dalla metà del XX secolo in cui il conflitto politico e sociale è ridotto ai minimi termini a causa del ribaltamento dei rapporti di forza tra le classi e la possibilità di rilanciare sulla base delle enormi contraddizioni del nemico di classe sta ancora una volta nella capacità soggettiva dei comunisti di interpretare le dinamiche generali e di intervenire, nei limiti materiali dati ora dalla condizione oggettiva, su queste ricostruendo quei rapporti di forza oggi ad esclusivo appannaggio del capitale.
Questa impostazione si rende credibile non per carica volontaristica ma perché quelle che stanno emergendo non sono singoli episodi di crisi ma la manifestazione delle contraddizioni di fondo del Modo di Produzione Capitalistico che alludono, come storicamente è già avvenuto in altri momenti, ad una rottura generale con potenzialità rivoluzionarie.
Con queste necessarie premesse procediamo e chiediamo il rafforzamento della Rete dei Comunisti.
Febbraio 2020