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La Rete dei Comunisti condanna il vergognoso voto contrario dell’Italia alla mozione presentata al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni unite per richiedere la sospensione delle sanzioni statunitensi contro i paesi considerati nemici politici, tra cui Cuba.
La risoluzione, che è passata nonostante il voto contrario di 14 paesi oltre all’Italia (tra cui Germania, Francia e UK), denunciava le gravissime conseguenze sulle popolazioni dei paesi soggetti alle sanzioni, aggravate dalla difficile situazione attuale legata alla pandemia e alle sue conseguenze economiche.
Cuba è sottoposta da più di 60 anni ad un feroce blocco economico finalizzato a strangolare lo sviluppo del suo modello sociale fondato non sul profitto ma sui bisogni dell’essere umano, e nonostante questo resiste e riesce a dimostrare in continuazione la sua solidarietà e generosità nei confronti dell’umanità intera.
Il voto dell’Italia si qualifica infatti come un atto di una particolare bassezza morale se si considera che poco più di un anno fa, nel momento più tragico della prima ondata di coronavirus, Cuba ha inviato due brigate di medici in Lombardia e Piemonte in solidarietà- una delle decine di missioni simili della Brigata Henry Reeve in giro per il mondo. All’epoca stampa e classe dirigente si era spesa in sentiti ringraziamenti, a cui evidentemente non c’è l’intenzione di far corrispondere alcuna azione concreta.
Una classe dirigente infame ed indecente, perfetta espressione di un modello sociale che ha solo il profitto come faro e motore, che sa solo prendere, prendere, prendere. Un modello sociale che impallidisce di fronte all’esempio della piccola isola socialista caraibica.
Come Rete dei Comunisti siamo da sempre al fianco di Cuba e del suo popolo e contro il blocco imperialista, e condanniamo la vigliaccheria dell’Italia prona alle politiche imperialiste.
Capovolgendo la celebre frase di Fidel, “la Storia li condannerà”.