In difesa del popolo cubano e della sua Rivoluzione
Contro i mercenari al soldo degli USA
Le parole del primo segretario del Partito Comunista Cubano nonché presidente della Repubblica cubana Miguel Díaz-Canel domenica pomeriggio sono state chiare per sventare quest’ennesima gravissima ingerenza contro la sovranità popolare cubana ordita dagli Stati Uniti.
Gli USA sono i primi responsabili delle difficoltà create al popolo cubano attraverso una politica di strangolamento economico che si è andata inasprendosi negli anni, nonostante la dura battaglia che Cuba ha combattuto per gestire la pandemia aiutando gli altri Paesi, e sviluppare propri vaccini contro lo strapotere di Big Pharma.
Al blocco economico e alla guerra asimmetrica di stampo disinformativo si è venuta ad affiancare una plateale provocazione ordita da Washington attraverso l’uso del supposto mancato rispetto dei diritti umani che ha dato vita in alcune città cubane a manifestazioni che hanno raccolto l’interesse dei media mainstream. A queste trame il popolo cubano, rispondendo all’ “ordine di combattimento” di Canel, ha risposto compatto scendendo in strada e mostrando la sua forza.
Ormai è chiaro che l’attuale amministrazione statunitense si muove nel solco di quella precedente e non disdegna, oltre ai subdoli mezzi della guerra economica, quelli più spiccioli della destabilizzazione politica, sfruttando le difficoltà che lei stessa continua a creare e di cui attribuisce la responsabilità alla leadership cubana.
Una informazione al soldo dei burattinai statunitensi ha colto al balzo questa occasione per cercare di screditare Cuba agli occhi di un mondo che ha conosciuto il sostegno pratico di medici ed infermieri cubani, tra cui il nostro, nel momento peggiore della pandemia.
La situazione ha avuto un risvolto ancora più grave nel nostro Paese a causa della provocazione di fronte all’ambasciata cubana della feccia prezzolata agli ordini diretti della “Mafia di Miami”, che ha inscenato una protesta ed un tentativo di irruzione fermato con determinazione da tanti solidali che da lunedì mattina non hanno permesso questo attentato alla sovranità del paese caraibico e alla rivoluzione socialista cubana.
Come Rete dei Comunisti, insieme alle altre forze che hanno fisicamente risposto a questa oscena provocazione, chiamiamo alla massima vigilanza di fronte a quella che potrebbe essere una escalation di tentativi di destabilizzazione all’interno ed all’esterno dell’Isola.
Ora più che mai è necessaria una mobilitazione il più possibile ampia e allargata in difesa del governo e del popolo cubano, contro le gravissime provocazioni degli Usa e dei loro servi.
VENCEREMOS
RETE DEI COMUNISTI – CAMBIARE ROTTA (Organizzazione Giovanile Comunista)