Domenica 21 novembre, la Rete dei Comunisti promuove presso il cinema associativo La Clef di Parigi la visione di “Il Fattore Umano”, première esclusiva oltralpe del documentario di Francesco Rossi e Matteo Alemanno.
Ritenendo ingiusta la rappresentazione che il potere faceva di tutti i suoi oppositori, un ragazzo all’alba delle contestazioni del 68 decide di fare il fotografo per rimettere le cose a posto. “Fare una bella immagine è un grande atto di fede”. Tano comincia così un percorso che lo porterà ad assistere in prima linea alle battaglie sociali degli anni 70; La nascita dei movimenti, “l’affacciarsi sulla soglia della storia di un popolo che nella storia non era mai entrato”, le speranze , le illusioni, i tradimenti. Finita quella stagione Tano non volle dimenticare e ha continuato, e continua ancora oggi, a fotografare gli operai, i senza casa, i migranti, gli ultimi e tutti coloro che portano la protesta nelle piazze.
Il senso del proiettare questo film è presto detto: a fronte degli attacchi sempre più forti di uno Stato vendicativo contro coloro che osano ribellarsi, dai movimenti del presente alle stagioni di lotta ormai chiuse e già facenti parte della Storia, e collegandosi in particolare al senso della mobilitazione che in Italia e in Francia si è data a sostegno degli esuli italiani di cui è richiesta l’estradizione, come Rete dei Comunisti abbiamo sentito la necessità di “spiegare” al pubblico francese cos’è stato lo scontro di classe in Italia durante la seconda metà del ‘900.
Un piccolo, nuovo contributo al dibattito, che si richiama e segue la presentazione estiva del documentario auto-prodotto “Le radici per aria. Appunti per una Storia di classe”, in cui prendevamo partito contro la repressione cieca e delegittimante di quel che è stato il conflitto di classe nel nostro paese, ed a favore di un’amnistia per i “reati” politici e sociali delle lotte. Volendo continuare quel che in quella bellissima serata di dibattito si è iniziato, ci è sembrato naturale dover allargare lo sguardo, andando a vedere cos’era la realtà sociale su cui si è innestata una lotta di classe particolarmente accesa e battagliera. Per dar seguito a questo percorso di battaglia culturale e di pensiero, bisogna dunque spiegare il contesto, la realtà che ha dato i natali a quella generazione di militanti che ancor oggi, nonostante siano passati decenni dagli eventi storici, politici e giudiziari, si ritrova sotto i colpi di un attacco brutale e feroce. L’ultima battaglia che lo Stato italiano scatena “a futura memoria” dei nuovi movimenti e delle nuove generazioni d’attivismo politico.
Abbiamo quindi deciso di promuovere la visione del magnifico documentario su Tano d’Amico, compagno e amico di molti di noi, e siamo particolarmente felici di poterlo fare nell’ultimo cinema associativo di Parigi, La Clef del 5° arrondissement, uno storico cinema, occupato da anni, che resiste alla mercificazione della cultura e che rimane orgogliosamente indipendente.
Ci vediamo domenica 21 novembre, alle ore 19:30, in compagnia del co-regista Francesco Rossi. Evento Fb: https://www.facebook.com/events/566676654440087.