Le compagne e i compagni della Rete dei Comunisti esprimono la loro vicinanza umana e politica al popolo greco per i lutti provocati dall’ondata di incendi che ha colpito la regione di Atene.
Non sappiamo se tra le cause scatenanti di ciò che appare come una vera e propria apocalisse che brucia interi boschi, distrugge case ed azzera vite umane siano presenti fattori speculativi e/o forme di dolo anche se non le escludiamo aprioristicamente. Conosciamo le perverse dinamiche messe in atto – da sempre, in Grecia e non solo – dagli ambienti finanziari e criminali legati al comparto immobiliare, turistico ed affaristico connesso al ciclo dell’edilizia e del cosiddetto sviluppo urbano.
Ciò che, però, salta agli occhi dalle cronache a cui assistiamo con sgomento è l’evidente inadeguatezza tecnica e materiale, da parte dei servizi anti/incendi ellenici, i quali sono al di sotto di qualsivoglia standard minimo di efficacia in grado di opporsi a questo tipo di evenienza.
Tali forme di criticità – assimilabili al complesso dell’intero sistema infrastrutturale della Grecia – sono la drammatica conseguenza dell’infinita serie di tagli e di ridimensionamenti operati dal governo Syriza/Akel per ottemperare (dopo l’accettazione dei vari Memorandum) ai dettami dell’Unione Europea.
Non c’è settore in Grecia (da quello sanitario, a quello della previdenza fino a quelli di “prima necessità”) che non registra pesanti ridemensionamenti, tagli ai servizi ed un generalizzato abbassamento della qualità delle prestazioni.
Particolarmente per i settori popolari della società le condizioni di vita e di lavoro sono sempre più scadenti mentre per un pugno di speculatori ed affaristi (nazionali ed internazionali) è sempre tempo di business in crescita costante.
Questo è un dato oggettivo, riscontrabile da tutti, e certificato dagli stessi istituti di rilevamento statistici ufficiali.
Un dato che sancisce, al di la delle cifre e dei decimali, che la macelleria sociale imposta dall’Unione Europea (accettata supinamente da Tsipras nonostante la vittoria dell’OXI al Referendum avesse offerto al capo di Syriza la “leggittimità” per sottrarsi al pugno di ferro di Bruxelles) è tra le principali cause dei lutti odierni i quali pesano come macigni sulla borghesia continentale europea e sui suoi dispositivi di comando e dominio politico, economico e finanziario.
La Rete dei Comunisti rinnova, di nuovo, la sua solidarietà alle organizzazioni politiche, sindacali e sociali di classe della Grecia ed all’intero popolo greco in questi giorni di dolore e lutto.