La Rete dei Comunisti (per Contropiano Anno 9 n° 3 – 17 settembre 2001)
Agli inizi del prossimo anno la prima Assemblea Nazionale.
Affrontare lo snodo del bilancio storico del socialismo.
La necessità di un lavoro a livello europeo.
Contropiano viene chiamato a funzionare da giornale “per la rete dei comunisti”.
Lo scorso 8 settembre, i compagni e le strutture aderenti alla Rete dei Comunisti, hanno tenuto una giornata di discussione seminariale che ha messo a punto il progetto politico e di lavoro per i prossimi mesi.
Il bilancio del lavoro svolto sul piano della ricostruzione strategica di un punto di vista comunista della realtà è positivo. Gli incontri nazionali e internazionali realizzati su questioni decisive del progetto come il carattere del partito comunista oggi e del suo rapporto con il blocco sociale antagonista (Bologna), sulle conseguenze della costituzione del Polo imperialista europeo (Roma), sullo Stato (Firenze), sulla situazione economica internazionale (Roma) e sulla globalizzazione imperialista (Torino), i materiali prodotti in questi anni, hanno dato al lavoro di ricostruzione politico e teorico spessore e credibilità (1).
In tal senso, è emersa l’esigenza di mettere mano concretamente alla discussione e all’analisi del bilancio dell’esperienza storica del socialismo. Questo passaggio è stato infatti eluso dal progetto originario di “rifondazione” comunista mentre rappresenta un terreno ineludibile di comprensione della nostra storia e di definizione del progetto di trasformazione sociale intorno al quale i comunisti debbono rientrare in campo non più come componente dello schieramento politico esistente ma come forza capace di rimettere in campo alternative complessive di società e di sistema. La preparazione di uno o più incontri nazionali su questo tema, è entrato nell’agenda di lavoro della Rete dei Comunisti.
E’ stata inoltre discussa la proposta della costituzione del Forum permanente dei comunisti europei emersa al recente Forum di Torino come strumento stabile di confronto ed elaborazione comune dei compagni che operano in un’area geoeconomica sottoposta a irreversibili processi di omogeneizzazione politica, istituzionale, economica e sociale. La dimensione ormai europea dell’analisi e del lavoro da realizzare in ogni singolo paese, sta dentro l’ordine delle cose.
Di fronte ai problemi organizzativi e redazionali di gestione del foglio di collegamento nazionale, è stato deciso che sarà Contropiano il giornale “per la rete dei comunisti”. In questo senso, il nostro giornale avrà cura di far vivere sulle proprie pagine anche l’attività nazionale e locale delle strutture della Rete dei Comunisti.
Infine, è stata discussa e decisa la preparazione della prima Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti per i primi mesi del prossimo anno. L’Assemblea Nazionale dovrà essere un momento in cui il progetto politico verrà presentato e discusso con tutti i compagni a vario livello impegnati nel progetto e con le altre strutture interessate al confronto e al lavoro comune con la Rete.
(1) Gli incontri nazionali di Firenze (giugno 2000) e di Roma (dicembre 2000) sono stati realizzati unitariamente con il Coordinamento Comunista.
Un forum anticapitalista europeo permanente
(…) Oggi nell’Unione Europea il processo di omologazione è andato molto avanti. Sul piano monetario, economico, sociale ed anche politico, la tendenza a rafforzare i poteri forti e le oligarchie finanziarie è molto più forte che dieci anni fa. Le misure economiche e sociali sono ormai simili in tutti i paesi aderenti all’Unione Europea. Questo processo da un lato rende più forte il potere del capitale sui lavoratori e sulla società nel suo complesso, dall’altro però unifica tendenzialmente anche i terreni di lotta e di resistenza popolare a livello europeo.
ciò richiede un salto di qualità nel confronto ed anche nell’attività delle organizzazioni di massa ( sindacati, movimenti popolari, studenteschi etc. ).
E’ vero che dobbiamo tenere conto che lo sviluppo sociale in Europa non sia del tutto omogeneo. Permangono ancora elementi di disuguaglianza forti. La situazione italiana per molti aspetti è molto più simile a quella della Spagna e della Grecia, ma alcune aree del nostro paese ( il Nord-Ovest e il Nord-Est ) coincidono molto di più con il livello di sviluppo della Francia e della Germania che con quello del resto d’Italia ( vedi “Eurobang ).
Occorre tra l’altro essere consapevoli che le condizioni sociali e la composizione di classe dei lavoratori in uno dei poli imperialisti – come è l’Europa – anche se non elimina la conflittualità sociale, produce però comportamenti politici e culturali più moderati e conservatori. E’ una contraddizione che Lenin individuava benissimo nella formazione della “aristrocazia operaia” come conseguenza dell’imperialismo.
Nei mesi scorsi, abbiamo cominciato a discutere con altri partiti comunisti europei la proposta di costituire un Forum europeo stabile di discussione, confronto ed elaborazione di esperienze e piattaforme comuni.
Un forum che definisca la propria agenda di lavori, che operi per unificare ed includere tutte le forze rivoluzionarie e alternative rigettando il settarismo e creando le condizioni per un confronto vero sui problemi che abbiamo di fronte.
Questo Forum potrebbe riunirsi ogni sei mesi in maniera operativa per preparare l’agenda della discussione e una volta all’anno in modo planetario ed aperto.
Un mese fa a Goteborg c’è stata una importante manifestazione contro il vertice dell’Unione Europea. A Ginevra c’è stato un meeting di delegati sindacali di base. Tra tre giorni inizieranno le manifestazioni contro il vertice del G8 a Genova. A dicembre i compagni del PTB del Belgio stanno lavorando per una manifestazione a livello europeo a Bruxelles.
E’ vero che sono ancora iniziate non direttamente collegate tra loro ma è vero che sono il segnale di una esigenza vera di coordinamento e di mobilitazione europea e non più solo nazionale. La competizione globale è diventata la frontiera dei rivoluzionari.
(…dalla relazione presentata al forum Internazionale di Torino dalla rete dei comunisti)
CREDITS
Immagine in evidenza: Vladimir Lenin, mosaico
Autore dell’immagine: Soviet Artefacts
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