Accettare la sfida
[Editoriale di Contropiano Anno 2 n° 3 – 21 aprile 1994] Le elezioni del 27 e 28 marzo hanno segnato una svolta storica, non tanto e non solo sul piano istituzionale quanto sul piano sociale e politico, adeguando così l’Italia al quadro internazionale che si è determinato dopo il ’89. Si è passati infatti da una situazione sostanzialmente stabile e gestibile da parte di tutti i soggetti politici in campo, attraverso le varie forme del consociativismo, ad una fase in cui nessuno, nemmeno le forze “vincenti”, ha garanzie sulla riuscita dei propri progetti. Si potrebbe dire che si manifesta con forza l’irrazionalità dello sviluppo capitalistico della nostra società, il quale sta imponendo sul piano politico il passaggio da una “guerra di posizione” a una “guerra di movimento”.
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