Quattro considerazioni per una pubblica battaglia di libertà
[Contropiano Anno 1 n° 2 – 30 giugno 1993] La battaglia per la liberazione dei detenuti politici non è semplice testimonianza e neppure, in primo luogo, un problema di solidarietà verso coloro che pagano con la prigione e l’esilio un’istanza di libertà che dolorosamente si è data negli anni ’70. Con questo non si vuole dire che simili atteggiamenti non abbiano legittimità e ragion d’essere, che essi siano ininfluenti al raggiungimento dell’obiettivo fondamentale che resta la liberazione dei detenuti: o, viceversa, che questa liberazione sia il risultato di una pura spinta rivoluzionaria, sulla base di una vuota rivendicazione di continuità indifferente ai tempi storici, alle mediazioni, alle opportunità.
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