Spot-Video per la 3° assemblea nazionale della Rete dei Comunisti
Ben scavato vecchia talpa. Dalla crisi di civiltà del capitalismo una nuova opportunità per i comunisti. 3ª Assemblea nazionale della Rete dei Comunisti. Roma 2-3 aprile 2011
Ben scavato vecchia talpa. Dalla crisi di civiltà del capitalismo una nuova opportunità per i comunisti. 3ª Assemblea nazionale della Rete dei Comunisti. Roma 2-3 aprile 2011
EDITORIALE Kairos, compagniLa terza Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti PRIMO PIANO Tutti a destra in nome dell’antiberlusconismo?Inclinazioni pericolose Avviso ai naviganti n. 54La fine di un capitalismo non è la fine del capitale.di Giorgio Gattei RETE DEI COMUNISTI Per una sinistra indipendente di classeLettera aperta alla città di Bologna La costruzione della Lista autonoma…
[Rete dei Comunisti – Contropiano Anno 19 n° 1 – 18 febbraio 2011] Kairos è una parola che nell’antica Grecia significa “momento giusto o opportuno”. La terza Assemblea Nazionale della Rete dei Comunisti, convocata per il 2-3 aprile a Roma, ritiene infatti che la “crisi della civiltà capitalistica sia una nuova opportunità per i comunisti”. Siamo infatti nuovamente di fronte a un passaggio cruciale che, oggi, con tutto il suo portato di progressiva depauperazione in Occidente e contestuale sviluppo di altre aree, determina modificazioni sostanziali
[Rete dei Comunisti] Il testo proposto per la discussione nella terza assemblea nazionale. La presunta fine della storia, l’occultamento, cioè, dei fatti e delle laceranti contraddizioni materiali che l’ideologia del post-moderno sembrava presagire come fossero le pieghe stesse della realtà a evocare – ma che invece, surrettiziamente, auspicava – paga adesso il conto: il re è nudo.
[Rete dei Comunisti] Il diktat di Marchionne su Pomigliano e Mirafiori illumina il tipo di risposta che il capitale manifatturiero in un paese avanzato – pensa di dare alla crisi. Il successo inatteso dei “no” in entrambe le “consultazioni”, nonostante il ricatto esplicito, rende la “vittoria” Fiat solo contingente; la ripresa produttiva in questi stabilimenti (per nulla certa, nonostante le promesse) vedrà in campo lavoratori niente affatto piegati al volere dell’impresa.
[a cura di Pietro Basso] Forte di una ricchissima documentazione, questo libro presenta un’analisi critica a tutto tondo delle politiche di stato di inizio millennio nei confronti delle popolazioni e dei lavoratori immigrati negli Stati Uniti, in Europa e in Italia.
Campagne di stampa (e di stato) contro gli “islamici”, i latinos, i rom, i cinesi, i “clandestini”. Leggi speciali, prassi discriminatorie e arbitrarie che rendono maledettamente amara la vita delle genti immigrate e legittimano forme di sfruttamento brutali. Militarizzazione dei confini e proliferazione dei campi di detenzione per emigranti. Violenze di ogni genere sulle donne immigrate e (grottesca) querelle del velo.
EDITORIALE Il gambero rossoIl Congresso di fondazione della Federazione della Sinistra PRIMO PIANO La mala EuropaLa crisi economica sta accelerando il processo di centralizzazione politica e concentrazione monopolista europei. E’ un sentiero lastricato da lacrime e sangue pe lavoratori, disoccupati, giovani, pensionati. Anche in Italia. Occorre mettersi di traverso, qui ed ora! Avviso ai naviganti…
[Giorgio Gattei in Ballando sul Titanic. Atti del convegno] Nel pieno della Grande Crisi del ‘29 Benito Mussolini s’era chiesto se si fosse in presenza di «una crisi ciclica nel sistema, e sarà risolta», oppure di «una crisi del sistema, ed allora siamo davanti ad un trapasso da un’epoca di civiltà ad un’altra». L’anno dopo aveva risposto che «la crisi è penetrata così profondamente nel sistema che è diventata una crisi del sistema. (Vivi applausi). Non è più un trauma, è una malattia costituzionale. Oggi possiamo affermare che il modo di produzione capitalistico è superato» Certamente esagerava il duce del Fascismo perché poi, come s’è visto, il capitalismo non s’è fatto per niente superare e ha perfino sconfitto l’antagonista sovietico.
[Guglielmo Carchedi in Ballando sul Titanic. Atti del convegno] La crisi scoppiata nel 2007 ha colto di sorpresa non solo la classe politica e istituzionale ma anche la totalità degli economisti ortodossi, che sono i fautori teorici più accesi delle politiche neo-liberali. Non avendo previsto la crisi, ora che è scoppiata, essi tentano ora di raccapezzarsi per cercare di spiegarne le origini. Questa incapacità non è dovuta necessariamente ai limiti intellettuali degli economisti ortodossi ma ai limiti inerenti alla teoria stessa. La causa di questa incapacità è il presunto comportamento degli agenti economici e cioè della domanda e dell’offerta.
[Luciano Vasapollo in Ballando sul Titanic. Atti del convegno] L’attuale crisi del capitale viene da lontano e mostra la sua strutturalità già dai primi anni ’70, con una tendenza al ristagno con forti e continue tensioni recessive, in parte attenuate da continui processi di ricomposizione della localizzazione dei centri di accumulazione mondiale del capitale, con una riduzione temporale dei cicli delle crisi finanziarie, che hanno evidenziato come le diverse forme di indebitamento crescente, interne ed esterne, pubblico e privato , abbiano di fatto in qualche modo garantito la sopravvivenza degli storici centri di accumulazione del capitale del Nord America e dell’Europa Occidentale.