Il modello non c’è più: la fine della “mano pubblica”
[Bologna. Dove sta andando la vecchia signora?] Quel modello ha cominciato a perdere colpi a seguito della crisi fiscale dello Stato che, dagli anni ’70 in poi, ha finito per portare all’affossamento delle politiche keynesiane di deficit spending e di Welfare State. Per “riportare i conti in ordine” si è affermato il principio “monetarista” secondo il quale il bilancio dello Stato deve chiudere in pareggio e questo va guadagnato a colpi di tagli delle spese e/o di aumenti delle entrate. La resa definitiva dei conti avviene però comunque soltanto con l’approvazione delle micidiali “regole di Maastricht”, reiterate a livello nazionale dal patto di stabilità interno con cui quelle regole sono state imposte anche agli enti locali, che dal 1997 vedono diminuire le erogazioni di cassa dal Tesoro.