RdC, Autore presso Rete dei Comunisti

Nous ne serons pas libres tant que l’impérialisme et le colonialisme existeront !

FrançaisDi RdC 3 Marzo 2024

[Rete dei Comunisti – Cambiare Rotta – Opposizione Studentesca d’Alternativa] La Rete dei Comunisti et ses organisations de la jeunesse et d’étudiants Cambiare Rotta et OSA participent aux mobilisations vers et pendant la journée du 8 mars et à la grève générale appelée par l’Unione Sindacale di Base et d’autres syndicats en dehors de l’ordre concerté. Nous serons sur la place non seulement pour réaffirmer la centralité de la lutte pour la libération des femmes et du genre, mais aussi pour continuer à construire l’opposition au gouvernement réactionnaire de Giorgia Meloni – en dehors et contre toute la classe dirigeante et parlementaire de ce pays, de la droite au centre-gauche – et pour réaffirmer notre soutien à la résistance palestinienne.

Con i giovani pestati dalla polizia a Pisa – con i giovani massacrati da Israele.

ComunicatiDi RdC 1 Marzo 2024

[Rete dei Comunisti] Contro la repressione del governo Meloni e il “democratic washing” in atto sulla loro pelle. Tutti alla manifestazione di sabato 2 marzo a Pisa. In questi giorni stiamo assistendo, a Pisa e a livello nazionale, ad uno scontro surreale, con la destra che riprende in pieno il piglio autoritario dopo lo sbandamento iniziale determinato dalle violente cariche della polizia contro gli studenti medi a Pisa, Firenze e Catania, e dall’altra parte ad una vera e propria operazione di “democratic washing” orchestrata dal PD e dal suo entourage politico, sindacale ed associativo, nel tentativo di rifarsi una verginità dopo 30 anni di politiche antipopolari, militariste e repressive contro studenti, lavoratori, senza casa, migranti, settori popolari.

Non saremo libere fino a che esisteranno imperialismo e colonialismo!

ComunicatiDi RdC 27 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti – Cambiare Rotta – Opposizione Studentesca d’Alternativa] Per un 8 marzo di sostegno internazionalista alla resistenza del popolo palestinese. La Rete dei Comunisti e le sue organizzazioni giovanili e studentesche Cambiare Rotta e Osa partecipano alle mobilitazioni verso e durante la giornata dell’8 marzo e allo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base e dagli altri sindacati fuori dall’ordine concertativo. Saremo in piazza non solo per ribadire la centralità della lotta per la liberazione femminile e di genere, ma anche per continuare a costruire l’opposizione al governo reazionario di Giorgia Meloni – al di fuori e contro tutta la classe dirigente e parlamentare di questo paese, dalla destra al centrosinistra – e per riaffermare il nostro supporto alla resistenza palestinese.

Solidarietà attiva con gli studenti pisani pestati dalla polizia

ComunicatiDi RdC 27 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti – Toscana] Al fianco di Camilla, incatenata di fronte alla prefettura di Pisa. La Rete dei Comunisti si e’ affiancata alla compagna Camilla di Cambiare Rotta, Organizzazione Giovanile Comunista, che oggi ha deciso di incatenarsi di fronte alla Prefettura di Pisa come forma di protesta finalizzata ad avere un incontro con la Prefetta, per portare nella sede del Governo sui nostri territori la voce diretta di chi ha subito l’aggressione poliziesca dello scorso 23 febbraio. Una azione, quella di Camilla, che mantiene viva l’attenzione su una repressione poliziesca finalizzata a creare paura e deterrenza contro una generazione che si affaccia per la prima volta nello scenario politico su un tema molto scottante per l’attuale governo nazionale: la solidarietà con la resistenza palestinese e la lotta contro Israele.

Pisa, 23 febbraio ’24. Dalla piazza alla fabbrica, tra resistenza e repressione

ComunicatiDi RdC 24 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti – Pisa] Al fianco della Resistenza palestinese e contro le politiche di guerra di governo e false opposizioni. La giornata si e’ poi conclusa con una impressionante manifestazione pomeridiana, promossa dagli studenti medi e universitari, partita dalla piazza di fronte al Comune di Pisa, in alternativa alla chiamata del PD e dei suoi partiti e sindacati satelliti di fronte alla prefettura. I numeri delle piazze hanno parlato da soli: oltre cinquemila persone sono partite in corteo con gli studenti, alcune centinaia da quella del PD, a denotare la debolezza del cinico tentativo di strumentalizzazione dei fatti accaduti la mattina

Bulletin International Janvier 2024

FrançaisDi RdC 21 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti] Le Bulletin International de la Rete dei Comunisti entre dans sa troisième année d’activité. Lorsque nous avons décidé de créer cet instrument, nous pensions à la nécessité d’avoir une plus grande connexion avec les communistes en dehors de notre pays, qui reste le principal terrain de notre action, visant à reconstruire une discussion, un point de vue, une pratique cohérente entre nous. Ce besoin reste intact, comme une exigence de la phase historique qui s’engage directement dans le désengagement du “point de vue” eurocentrique, en posant des bases solides pour le travail internationaliste, et c’est certainement un chemin qui ne s’achève pas à court terme.
À partir de ce numéro, nous avons décidé d’adopter une numérotation annuelle qui nous permet de nous concentrer non pas sur le temps mais plutôt sur les campagnes politiques en cours, sur l’activité et l’analyse que nous construisons pièce par pièce.

International Bulletin January 2024

EnglishDi RdC 21 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti] The International Bulletin of the Rete dei Comunisti enters its third year of activity. When we decided to give life to this instrument, we were thinking of the need to have a greater connection with communists outside our country, which still remains the main terrain of our action, aiming to reconstruct a discussion, a point of view, a coherent practice among us. This need remains intact, as a requirement of the historical phase that directly engages with the disengagement from the Eurocentric ‘point of view’, laying solid foundations for internationalist work, and certainly this is a path that does not end in the short term.

Boletín Internacional Enero 2024

EspañolDi RdC 21 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti] El Boletín Internacional de la Rete dei Comunisti entra en su tercer año de actividad. Cuando decidimos dar vida a este instrumento, pensábamos en la necesidad de tener una mayor conexión con los comunistas de fuera de nuestro país, que sigue siendo el terreno principal de nuestra acción, con el objetivo de reconstruir una discusión, un punto de vista, una práctica coherente entre nosotros. Esta necesidad permanece intacta, como una exigencia de la fase histórica que se compromete directamente con la desvinculación del “punto de vista” eurocéntrico, sentando bases sólidas para el trabajo internacionalista, y ciertamente este es un camino que no termina a corto plazo.

Bollettino Internazionale gennaio 2024

Bollettino InternazionaleDi RdC 21 Febbraio 2024

[Rete dei Comunisti] Il bollettino internazionale della Rete dei Comunisti entra nel suo terzo anno di attività. Quando abbiamo deciso di dar vita a questo strumento, pensavamo all’esigenza di avere una maggior connessione con i comunisti al di fuori del nostro paese, che rimane comunque il terreno principale della nostra azione, mirando a ricostruire una discussione, un punto di vista, una pratica coerente tra noi. Questa esigenza rimane intatta, in quanto esigenza della fase storica che si riaggancia direttamente con lo sganciarsi dal “punto di vista” eurocentrico, ponendo solide basi di lavoro internazionaliste, e certamente questo è un percorso che non si esaurisce nel breve termine.

Oriente Medio en el mundo multipolar y el conflicto árabe-israelí

EspañolDi RdC 21 Febbraio 2024

[Rete Dei Comunisti] La huida occidental de Afganistán en el verano de 2021 y la expulsión gradual de Francia (y otros países) del Sahel fueron dos de los principales puntos álgidos -desde el punto de vista militar- de la hegemonía occidental en contextos que -salvo breves periodos- han sido pivotes de la dominación imperialista. Los sucesos de Afganistán y el Sahel mostraron la debilidad inherente del imperialismo occidental a la hora de mantener una dinámica neocolonial ocupando militarmente, subyugando políticamente y explotando económicamente esos territorios. Estos dos episodios fueron la representación plástica de un cambio en las relaciones de poder mundiales en un contexto en el que la vía de la desvinculación de las cadenas de suministro occidentales y la posibilidad concreta de entrar en una configuración de relaciones que deje de lado la lógica neocolonial es cada vez más viable.

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