La crisi spiegata a chi la paga
Conferenza di Giorgio Gattei, docente di Storia del Pensiero Economico presso Università di Bologna. «Bisogna partire da un fatto storico a tutti noto: la sconfitta del movimento operaio con la fine dell’Unione Sovietica. A questo punto la situazione è semplice: i salari devono essere ridotti.Ma negli Stati Uniti si era reato un problema: che per mantenere il proprio sviluppo di Sati Uniti hanno bisogno di un continuo aumento dei consumi. Il problema era che i salari dovevano essere bassi per sostenere i profitti dei capitalisti che hanno vinto la guerra fredda, d’altra parte bisognava sostenere i consumi perché altrimenti l’economia non andava avanti, il PIL non cresceva.»