Senegal. Cresce il sostegno popolare a Ousmane Sonko contro la Françafrique
[di Diagne Fodé Roland (Ferñent)] “Sonko namnala’, ‘Sonko libero e tutti i detenuti’, ‘Senegal libero’, ‘Sonko presidente’”. Questi sono gli slogan e i canti intonati ovunque negli stadi, alle partite dei navétanes [migranti stagionali provenienti dall’Africa occidentale legati alla coltivazione delle arachidi, ndt], sulle spiagge, nei mercati, nei viaggi in sui treni regionali, in autobus, ai battesimi e ai matrimoni, mentre il governo Macky/APR/BBY [1] scioglie amministrativamente il PASTEF [il partito dei Patriotes africains du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité, fondato nel 2014 da Ousmane Sonko, ndt] e vieta incessantemente il diritto costituzionale di riunirsi, manifestare e persino tenere conferenze stampa, anche nelle sedi private dell’opposizione patriottica e dei movimenti civici come FRAPP, F24, Chemin de la Libération, ecc.