Il destino comune dell’union sacrée
[Rete dei Comunisti in Contropiano Anno 21 n° 2 – dicembre 2012 ]. Nel 1914 il Presidente della Repubblica francese, Raymond Poincaré, invitò tutti i partiti politici e le classi sociali a stringersi attorno alla difesa della nazione. A quel revanscismo non molti si opposero. Ma quale nazione andava difesa? Difendere la nazione, dopo l’imperialismo e all’alba della prima guerra mondiale, non significava più nulla di democratico. Significava legittimare l’espropriazione di altri. Era l’idea di un destino che, ideologicamente, era dipinto ‘comune’, di là dell’appartenenza di classe e di ogni sensibilità politico-culturale: la sua forma, in Francia, fu l’union sacrée.