Breve storia della Rete dei Comunisti
Il nome può trarre in inganno, anche se forse in un primo momento ha aderito maggiormente al progetto che accompagnava e ha svolto con efficacia una certa funzione. Quella, per l’appunto, di mettere in comunicazione compagne e compagni (alcuni dei quali collocati criticamente entro confini di soggettività politiche precedenti) che non volevano rassegnarsi alla deriva impressa da dirigenti politici irresponsabili (o più che responsabili se etero-diretti) al movimento operaio/di classe e comunista nel nostro paese. La Rete dei Comunisti – oggi – coltiva l’ambizione di riannodare i fili di un alfabeto marxista caduto colposamente in disuso e di rilanciare l’idea della rappresentanza politica del blocco sociale di riferimento, prima e oltre (senza prescindere) dal consueto piano elettoralistico-istituzionale.